MUSICA PER BAMBINI, A QUALE ETA’ INIZIARE?
Leggo, rifletto e pubblico.
L’educazione musicale “ideale” prevede un avvicinamento propedeutico al canto e al movimento ritmico nei primi anni di vita, per arrivare alla scelta di uno strumento in linea di massima verso i sette/otto anni di età.
Sono moltissimi i bambini che ogni anno si avvicinano allo studio di uno strumento musicale: fare una scelta corretta è importante anche ai fini di un’evoluzione soddisfacente del percorso didattico. Ricordiamo sempre che in molte lingue “giocare” e “suonare” sono la stessa parola (play, jouer, spielen…)
Ovviamente, se si vogliono risultati professionali, è opportuno che il piccolo artista inizi a studiare(seriamente e costantemente) tra i 5 e i 12 anni, ovvero nell’età scolare. Per imparare a suonare bene uno strumento è necessaria, quindi, tanta applicazione, e un buon allenamento quotidiano.
Naturalmente non c’è una regola uguale per tutti e spetta ai genitori verificare le inclinazioni e assecondare i desideri musicali dei propri figli, senza preclusioni. Ci sono bambini che già molto piccoli manifestano una predilezione per uno specifico strumento, altri che magari hanno già in casa un pianoforte o una chitarra e hanno tentato in qualche modo di suonarli, oppure un fratello maggiore o un amichetto che stanno già studiando musica e li invitano a provare.
Più strumenti musicali un bambino ha avuto modo di avvicinare, più la sua scelta sarà probabilmente corretta. Bisogna tenere conto, inoltre, che il rapporto con il proprio strumento come oggetto sarà una risorsa importante nella storia musicale ed evolutiva del bambino; nel corso del tempo ci si affezionerà, lo porterà spesso con sé, dovrà imparare ad averne cura e a esserne responsabile, a sentirlo familiare e a conoscerlo perfettamente in ogni sua parte.
Una domanda a Barbara De Santi, insegnante, volto noto del programma di canale 5 “Uomini & Donne”, scrittrice.
Barbara, a quale età ti sei avvicinata alla musica e perché?
- Io ho iniziato a studiare musica a sei anni per volere di mio padre perché era lui l’appassionato di musica e il mio primo strumento fu la tromba sempre per volere di mio padre, perché a lui piaceva la tromba. Ho pianto tanto per un anno perché tutte le mie amichette suonavano o il flauto traverso o il clarinetto perché, in quel tempo, erano strumenti più femminili, adesso non c’è lo strumento maschile e quello femminile. Ai miei tempi la tromba era uno strumento maschile. Un bel giorno mio padre ha ceduto e mi ha comprato il clarinetto. Ho il pianoforte in casa perché per poter superare i concorsi, ed insegnare alle scuole medie, ho dovuto fare una prova al pianoforte ma non è il mio strumento, non sono capace di suonarlo, giusto giusto quelle tre nozioni per poter affrontare l’esame e prendere l’abilitazione per l’insegnamento della musica nella scuola media. Il mio strumento è il clarinetto.
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