Gli ubriachi di lavoro non sanno rilassarsi
Ho letto un articolo molto interessante su “Gente” ve lo propongo. Chi vive ritmi sferzanti in ufficio tende a deprimersi nel tempo libero, perché lo stacanovismo nasconde la paura dei rapporti, anche familiari. Questo, non vi porta a riflettere? Vado avanti, da una ricerca norvegese risulta che è sempre più diffusa una grave forma di attaccamento al lavoro. Sembra che si tratti di una vera e propria dipendenza tanto che, inseguendo questa discutibile tendenza di appioppare una patologia a qualsiasi comportamento umano, i superlavoratori sono stati etichettati come “workaholic” che vuol dire letteralmente ubriaco di lavoro. Certo, in questo momento così difficile è normale che chi ha la fortuna di avere un lavoro si mostri particolarmente devoto…
3 Comments
Ciao a tutti ragazzi, ho 25 anni e non sono così d’accordo con l’idea di lina;
noi giovani spesso precari pur di mantenere un posto di lavoro facciamo peripezie e wsiamo anche disposti a lavorare più del previsto.
Hai ragione Lina bisognerebbe essere in grado di trovare la giusta via di mezzo, è molto importante avere un lavoro ed è altrettanto importante crearsi una vita al di fuori del mondo lavorativo!
atricolo interessante, ma penso che chi diventa malato del lavoro è perchè in fondo è vuoto, privo di altri legami, è davvero da stupidi ammalarsi di lavoro con o senza la crisi.