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IL SANGUE BLU DEL GRANCHIO REALE

Posted by tismari on 29 Giugno 2014 in Leggo, rifletto e pubblico |

L’altra sera, io e Massimo, abbiamo seguito in TV un documentario del quale, purtroppo, non ricordo il titolo. L’argomento era “alternative alla vivisezione”, abbiamo scoperto che tra gli animali più utili per la ricerca c’è il GRANCHIO REALE e che l’essere umano è in grado di collaborare con questo animaleFOTO GRANCHIO REALE senza ucciderlo! Sono ignorante in materia e credo davvero ci sia bisogno di approfondire tale argomento prima di giudicare, vi rendo noto solo il risultato delle mie ricerche:
“Da circa 40 anni la sicurezza di buona parte delle cose che vengono iniettate nel nostro sangue è garantita dal granchio reale (limulo), un animale che in pochi sanno come è fatto e da cui si tengono alla larga quelli che l’hanno visto. Imparentato più con scorpioni, zecche e ragni che con i granchi, il limulo viene pescato in grandi quantità per ottenere il suo sangue blu, fondamentale per eseguire un test molto importante per scoprire la presenza di batteri in una soluzione.
La particolare proprietà del sangue dei granchi reali fu messa in evidenza per la prima volta dallo scienziato statunitense Frederick B. Bang, in una ricerca scientifica pubblicata nel 1956. Nel suo studio, Bang spiegava che “il gel immobilizza i batteri, ma non li uccide” e che una volta formatosi, il coagulo si mantiene per diverse settimane, anche a temperatura ambiente. Naturalmente se non è in corso una contaminazione batterica la sostanza resta inattiva e non si forma il gel, cosa che indica la mancanza di batteri nella soluzione.
Questi animali vivono sul fondale marino a poca distanza dalla costa. Quando si vogliono accoppiare raggiungono le acque poco profonde vicino alla spiaggia, ed è il momento ideale per raccoglierli. I limuli sono poi trasportati nel centro dove si eseguono i prelievi: vengono legati vivi a una staffa e gli operatori inseriscono un ago poco vicino al loro cuore, prelevando il 30 per cento circa del loro sangue. A differenza del nostro, il loro sangue non è rosso ma quasi trasparente e assume una colorazione azzurra appena entra in contatto con l’aria. Il fenomeno è dovuto all’ossidazione del rame presente nel loro sangue (nel nostro c’è il ferro, da qui il colore diverso). Dopo il prelievo vengono effettuati alcuni trattamenti per estrarre il coagulogen vero e proprio, che sarà poi utilizzato per i test in vitro LAL.
Terminata l’operazione, che dura in tutto al massimo tre giorni, i limuli sono trasportati nuovamente lungo la costa e liberati in mare. Il prelievo non è molto traumatico e la maggior parte degli esemplari in poco tempo si riprende del tutto”.
SANGUE BLU GRANCHIO REALE

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