RACCONTI DA BRIVIDI, PURTROPPO È TUTTO VERO
Oggi ho letto un articolo di Gian Antonio Stella che mi ha fatto venire i brividi. La fonte e’ un libro di Lidia Beccaria Rolfi e Bruno Maida, il titolo lo rivelo dopo…questi due racconti di Arianna Szoreny, figlia di Adolfo Szoreny e Vittoria Pick, italiana, tra i nomi della Shoah: “quando ci fecero spogliare fu una tragedia. La mamma tremava. Nessuno di noi l’aveva vista nuda, si vergognava. Si mise ultima, dietro di noi, per non essere vista. I tedeschi si accorsero di quel piccolo stratagemma e ghignando ci ordinarono di metterci tutti in fila con le mani aperte e le mani alzate. Mia madre reprimeva le lacrime. Tutte le donne, braccia alzate e gambe aperte, furono rasate e depilate” e ancora “un’altra volta vennero le SS mentre eravamo all’appello. Uno di loro aveva un bambino piccolo in braccio, forse di sette, otto mesi. Misero il piccolo in un sacco, il bambino urlo’ forte, lanciarono il sacco in aria, presero la mira e spararono”. LA PROSSIMA VOLTA CHE UNO DEI NOSTRI POLITICI URLA “NAZISTA” AD UN AVVERSARIO POLITICO VOMITO!!! Ha ragione Gian Antonio Stella, prima di sparare frasi ad effetto e paragoni stupidi perché non leggono?! Leggete ignoranti! Il titolo del libro e’ “Il futuro spezzato/I nazisti contro i bambini” pubblicato da Giuntini di IBS.it