COSA C’E’ DIETRO LA MANIA DEL SELFIE?
Il selfie è diventato un modo di comunicare che, utilizzando lo specchio costituito dal narcisistico lago virtuale, impronta di sé il futuro dei rapporti umani. Farsi un selfie, per lasciare una compulsiva traccia fotografica o filmica di ogni emozione, di ogni vissuto, di ogni esperienza, di ogni scoperta, di ogni incontro, per metterlo in Rete e condividerlo, significa consegnarsi, per sempre, ad un mondo virtuale la cui incidenza nella nostra vita quotidiana sta diventando invadenza, predominio, e, perfino, alternativa. Esserci vuol dire essere visti da un numero il più possibile elevato di persone che finalizzano la loro visita in Rete attraverso i “mi piace” o i “cuoricini” o le condivisioni. In realtà si tratta di un’affollata solitudine fatta dell’accumulo di conosciute e/o sconosciute presenze a distanza che testimoniano che non sei passato inosservato o che c’è traccia visibile e condivisibile di te. Così il comunicare procedendo per selfie ha sostituito il piacere di un incontro e di una chiacchierata… futuro che avanza?!